Hai mai voluto nascondere una pagina di Shopify ai motori di ricerca, ma ti sei scontrato con l’assenza di un’impostazione nativa per farlo?
È una delle richieste più comuni tra chi gestisce uno shop: avere il controllo su cosa deve (o non deve) apparire su Google, senza dover ricorrere all’ennesima app a pagamento o a soluzioni poco chiare.
In questa guida vedremo come impostare un noindex personalizzato su pagine, prodotti e collezioni Shopify, sfruttando al massimo le funzioni già integrate nella piattaforma: Metaobject e Liquid.
Un approccio “pulito”, scalabile e totalmente gratuito, che ti permette di decidere in autonomia quali contenuti lasciare indicizzati e quali nascondere ai motori di ricerca.
Scoprirai:
- cosa significa davvero “noindex” e in quali casi conviene usarlo;
- come funziona l’architettura dei temi Shopify e dove agire per aggiungere il tag correttamente;
- come creare un Metaobject dedicato per gestire il noindex in modo visuale, senza dover modificare ogni volta il codice;
- e infine, come testare il tutto per verificare che Google interpreti correttamente le tue impostazioni.
Questa guida nasce per chi vuole imparare a gestire Shopify con maggiore consapevolezza in ambito SEO: consulenti, developer, merchant o freelance che vogliono comprendere la logica dietro le automazioni, non solo copiarne i passaggi.
Imparerai a creare una base solida da riutilizzare in qualsiasi progetto, migliorando il controllo sull’indicizzazione e sull’efficienza del tuo sito.
💡 Non serve nessuna app esterna: bastano pochi minuti, un pizzico di dimestichezza con il codice Liquid e un approccio SEO consapevole.
Cosa è il noindex e quando serve
Il tag noindex è una semplice ma potente direttiva SEO che indica ai motori di ricerca di non mostrare una determinata pagina nei risultati di ricerca.
In pratica, stai dicendo a Google: “Puoi visitare questa pagina, ma per favore non inserirla nel tuo indice”.
Tecnicamente, il comando viene espresso con un meta tag nel <head> del documento:
<meta name="robots" content="noindex,follow">
Questo tag comunica ai crawler di non indicizzare la pagina, ma di seguire comunque i link presenti al suo interno, in modo da non interrompere il flusso di link equity del sito. (Se invece si scrive noindex, nofollow, anche i link vengono ignorati.)
VOCABOLARIO SEO
La link equity (o link juice) è il valore e l’autorità che un link passa da un sito web o una pagina a un altro. Lo possiamo pensare come un voto di fiducia da un sito/pagina all’altro.
Riferimento ufficiale: Google definisce l’uso del tag “noindex” nella Search Central documentation, specificando che le pagine contrassegnate in questo modo non saranno più mostrate nei risultati di ricerca, anche se rimangono accessibili via URL diretto o link interni.

Obiettivo del noindex
L’obiettivo del noindex è gestire in modo intelligente l’indicizzazione, concentrando i motori di ricerca solo sulle pagine realmente strategiche per la visibilità organica.
Non si tratta di “nascondere” i contenuti, ma di ottimizzare la qualità dell’indice di Google e, di conseguenza, il crawl budget, ovvero il tempo che viene dedicato all’analisi e scansione dei contenuti di un sito web.
In un e-commerce come Shopify, questo significa evitare che pagine poco rilevanti, duplicati o contenuti temporanei competano con le pagine di valore (schede prodotto, collezioni principali, articoli del blog) per l’attenzione dei crawler.
Quando serve impostare il noindex
Il noindex è utile in diversi scenari pratici:
- Landing page di campagne temporanee: utili per ADV o promozioni, ma non destinate alla ricerca organica.
- Pagine duplicate o di test: ad esempio, collezioni con filtri o URL alternativi che generano contenuti molto simili.
- Pagine di utilità: regolamenti, termini di servizio, guide tecniche o ringraziamenti (“thank you page”) che non devono posizionarsi su Google.
- Contenuti non strategici o di bassa priorità SEO: pagine che esistono per necessità UX ma non aggiungono valore in SERP.
In sostanza, il noindex serve a pulire l’indice, migliorando l’efficienza con cui Google scansiona e interpreta il tuo shop. Un uso consapevole del noindex è un segno di maturità SEO: significa sapere cosa merita visibilità e cosa, invece, deve rimanere solo a supporto dell’esperienza utente.
Cos’è un Metaobject in Shopify
I Metaobject sono una delle funzioni più potenti introdotte da Shopify negli ultimi anni: ti permettono di creare strutture di dati personalizzate, simili a piccoli database, che puoi poi collegare a prodotti, collezioni, pagine o articoli del blog.
In pratica, è come costruire una “tabella” con campi su misura (testo, numeri, booleani, immagini, date, ecc.) e collegarla ai tuoi contenuti per arricchirli di informazioni aggiuntive.
💡 Se conosci o lavori nel mondo WordPress, puoi pensare ai Metaobject come a un mix tra i Custom Fields e i Custom Post Type: flessibili, centralizzati e riutilizzabili in più parti del sito.
A cosa servono i Metaobject
I Metaobject sono nati per gestire in modo scalabile contenuti complessi o ricorrenti, ad esempio:
- tabelle tecniche o specifiche prodotto;
- blocchi informativi come “ingredienti”, “recensioni”, “caratteristiche principali”;
- oppure, come nel nostro caso, impostazioni SEO personalizzate come il flag noindex.
Grazie a questa funzione, puoi creare un campo dedicato all’interno del pannello Shopify (es. una checkbox “Noindex”) e poi richiamarlo tramite codice Liquid nel tema, senza dover modificare singolarmente ogni pagina.
Come funzionano in pratica
Ogni Metaobject è composto da:
- Un tipo → ad esempio “SEO Settings” o “Indexation Control”.
- Campi personalizzati → nel nostro caso, un campo booleano (vero/falso) chiamato “Noindex”.
- Un riferimento → che collega questo Metaobject ai contenuti (prodotti, pagine, collezioni).
Una volta configurato, potrai entrare in una qualsiasi pagina o prodotto e trovare un piccolo pannello aggiuntivo dove attivare o disattivare il noindex con un semplice clic.

Architettura dei temi Shopify e file theme.liquid
Per aggiungere un tag noindex personalizzato in Shopify, è importante capire a grandi linee come funziona la struttura dei temi e, in particolare, il ruolo del file theme.liquid, il cuore del layout del tuo shop.
Come è strutturato un tema Shopify
Ogni tema Shopify è costruito su un’architettura composta da file Liquid, sezioni, snippet, layout, template ed altre raccolte. Questi elementi lavorano insieme per generare l’HTML finale che viene mostrato al browser e ai motori di ricerca.
In sintesi:
- Layout: contiene la struttura principale del sito (head, footer, script globali).
- Template: definiscono la struttura delle diverse tipologie di pagina (es. prodotto, collezione, articolo, pagina).
- Section: blocchi modulari che compongono il contenuto visivo (banner, testo, immagini).
- Snippet: piccoli frammenti di codice riutilizzabili in più punti del tema.
Il ruolo del file theme.liquid
Il file theme.liquid, situato nella cartella layout, è il cuore del tema.
È qui che Shopify costruisce la struttura principale del sito e, soprattutto, la sezione <head> — la parte di codice che contiene tutte le informazioni fondamentali per la SEO.
All’interno del <head> vengono gestiti elementi come:
- il title della pagina;
- la meta description;
- le canonical tag;
- le istruzioni ai motori di ricerca come
meta name="robots"; - eventuali script o tag di monitoraggio globali.
<head>
...
<title>{{ page_title }}</title>
<meta name="description" content="{{ page_description }}">
...
</head>
In altre parole, il theme.liquid è il punto in cui si definiscono le direttive strategiche per i motori di ricerca: qui è dove Shopify “racconta” a Google e agli altri crawler come interpretare ogni pagina del tuo shop.
Snippet e modularità
Per mantenere il codice ordinato, i temi Shopify usano spesso snippet, ovvero frammenti di codice separati e riutilizzabili.
Puoi pensare agli snippet come a “mini-componenti” che puoi richiamare all’interno del theme.liquid o di altri file per aggiungere funzionalità specifiche — un approccio essenziale quando si vogliono implementare logiche SEO personalizzate senza appesantire il layout principale.
Nella nostra guida vedremo entrambe le possibilità:
- l’inserimento diretto del tag noindex all’interno del
<head>del filetheme.liquid, per un controllo immediato; - e l’uso di uno snippet dedicato, una soluzione più pulita e scalabile, ideale se lavori su progetti complessi o temi condivisi tra più store.
Quando può servirti impostare il noindex in Shopify
Capire quando utilizzare il noindex in Shopify è fondamentale per mantenere un ecosistema SEO sano e per evitare che Google dedichi tempo e risorse a contenuti che non portano valore strategico.
Shopify, per sua natura, tende a generare molte pagine: varianti di prodotto, collezioni con filtri, tag, landing interne… non tutte però meritano di essere indicizzate.
Ecco i casi più comuni in cui ha senso impostare un noindex.
Landing page per campagne o promozioni
Hai creato una pagina dedicata a una campagna Facebook, Google Ads o email marketing?
Spesso queste pagine sono pensate solo per la conversione diretta e non per la ricerca organica.
In questo caso, applicare un noindex ti permette di:
- evitare che Google le mostri fuori contesto in SERP,
- evitare duplicazioni con altre landing simili,
- e mantenere pulita la struttura del sito.
Esempio: una pagina “Offerta San Valentino” o “Saldi Primavera 2025” può essere perfetta per una campagna, ma inutile (o persino controproducente) lato SEO.
Pagine di utilità o di supporto
Shopify include spesso sezioni come “Guida alle taglie”, “FAQ”, “Resi e spedizioni” o “Condizioni di vendita”.
Sono essenziali per l’utente, ma non hanno valore per la ricerca organica.
Applicare un noindex in questi casi:
- evita di disperdere il crawl budget,
- riduce il rischio di contenuti duplicati,
- migliora la focalizzazione del sito sulle pagine che contano davvero.
Collezioni o filtri duplicati
Molti e-commerce Shopify generano collezioni automatiche o filtrate (es. per tag, colori, stagioni).
Queste possono creare contenuti quasi identici a livello SEO, portando a cannibalizzazioni o confusione nei risultati di ricerca.
Personalmente nell’ambito degli e-commerce mi capita spesso di dover realizzare delle collezioni ad hoc per campagne con sconti specifici e momentanei, per gruppi di clienti selezionati, per tipologia o features del prodotto magari poi da collegare ad un’email.
Gestire il noindex su queste pagine permette di mantenere:
- una gerarchia chiara delle collezioni principali,
- nascondere collezioni riservate e che non vuoi far raggiungere a tutti,
- meno duplicazioni,
- e un segnale più coerente per Google su quali pagine posizionare.
Pagine di test o di staging
Se stai lavorando su nuove sezioni, test A/B o layout alternativi, puoi applicare temporaneamente un noindex per impedire che vengano indicizzati prima del rilascio ufficiale.
Un piccolo accorgimento che evita brutte sorprese in SERP.
Quando non usare il noindex
Come tutte le direttive SEO, anche il noindex va usato con criterio.
Non impostarlo mai su:
- pagine che hanno già backlink o traffico organico;
- schede prodotto principali;
- collezioni chiave che generano entrate;
- o pagine canonicalizzate (potrebbe confondere i motori di ricerca).
Il noindex non è una scorciatoia per “sistemare” problemi SEO: è uno strumento di controllo, da usare quando serve per ottimizzare il focus dell’indicizzazione.
VOCABOLARIO SEO
Il tag canonical serve a indicare ai motori di ricerca qual è la versione principale di una pagina quando esistono più URL con contenuti simili o duplicati. Aiuta Google a capire quale pagina indicizzare e a concentrare su di essa l’autorità SEO (link equity) invece di distribuirla tra versioni multiple.
Come impostare un noindex personalizzato e pratico su Shopify
Entriamo adesso nella parte operativa: vediamo come creare e collegare un campo noindex personalizzato in Shopify, così da poterlo attivare o disattivare in qualsiasi momento, senza app e senza toccare manualmente ogni pagina.
L’obiettivo è costruire un piccolo sistema SEO “intelligente” composto da:
- Un Metaobject che contiene la regola del noindex.
- Una voce collegata a quel Metaobject, dove imposteremo il flag vero/falso.
- L’integrazione del codice Liquid nel tema per applicare automaticamente il meta tag nelle pagine scelte.
In pratica, insegneremo al tuo tema Shopify quando deve mostrare il tag <meta name="robots" content="noindex"> e quando no.
Step 1: Prepariamo le fondamenta: configuriamo i dati importanti
Creare il cervello del sistema: il Metaobject
La prima cosa da fare è creare un Metaobject che fungerà da contenitore delle impostazioni SEO personalizzate. In questo caso, lo chiameremo “Impostazioni SEO” e lo useremo per gestire l’attivazione del noindex.
Procedura:
- Dal pannello di amministrazione Shopify dalla sidebar a sinistra clicca su Contenuto → Metaobject.
- In alto a destra trovereai un pulsante “Aggiungi definizione“. Cliccaci.
- Apparirà quindi una schermata da compilare con i dettagli del nuovo Metaobject. Inserisci come nome “Impostazioni SEO“
- Nella sezione subito sotto denominata Campi clicca “Aggiungi campo” e dall’elenco seleziona il campo di tipo booleano “Vero o falso” e chiamalo “Applica noindex“. Inserisci anche una descrizione se può essere utile. Non influirà sul risultato.
- Salva il Metaobject
A questo punto hai creato la “base logica” del sistema, quella che comunicherà al tema se una pagina deve o meno essere indicizzata.
Consiglio tecnico: scegli sempre nomi e handle chiari e coerenti in modo da poterli riconoscere facilmente anche se in futuro creerai altri Metaobject SEO.
IMPORTANTE: é fondamentale attivare la voce Accesso API Storefront per far sì che si possa interfacciare con il tema in uso

Creare la “Regola” da Applicare: la Voce del Metaobject
Ogni Metaobject deve avere almeno una voce associata: è il record concreto che rappresenta la regola da applicare.
Pensa al Metaobject come al “modello” e alla voce come alla “regola attiva”.
Procedura:
- Una volta creato il Metaobject, restando sempre nel pannello di creazione troverai in alto un pulsante Aggiungi voce. Cliccaci per iniziare.
- Dai un nome alla voce, nel nostro caso “Impostazioni Seo Noindex“
- Modifica anche l’handle della voce mantenendolo chiaro e leggibile. Sulla destra potrai modificare l’handle. Imposta “impostazioni-seo-noindex“
- Nella Voce appena creata imposta il campo Applica noindex su Vero.
- Salva.
Ora hai una voce funzionante che può essere collegata a qualsiasi pagina, prodotto o collezione.

Collegare il Sistema ai Tuoi Contenuti (Pagine, Prodotti e Collezioni)
L’ultimo passaggio di questo step consiste nel collegare il Metaobject alle tipologie di contenuto su cui vuoi poter gestire il noindex.
Procedura:
- Dal pannello principale vai di nuovo su Contenuto > Metaobject.
- In alto a destra clicca su Gestisci. Si aprirà la schermata Metafield e metaobject con l’elenco delle tipologie di contenuti.
- Clicca per primo su Pagine e poi su Aggiungi definizione.
- Dai il nome Regole SEO alla nuova definizione per le Pagine e scegli come tipo Metaobject.
- Scegli come tipo di riferimento: Impostazioni SEO.
- Seleziona una voce (non elenco).
- Ripeti la stessa operazione anche per Prodotti e Collezioni.
IMPORTANTE: é fondamentale attivare la voce Accesso API Storefront per far sì che si possa interfacciare con il tema in uso
Una volta collegato, ogni pagina, prodotto o collezione avrà un nuovo campo aggiuntivo nella sezione “Dati personalizzati”, dove potrai selezionare la voce Impostazioni SEO – Noindex e attivare o disattivare il flag Applica noindex.
In pratica: stai dando al tuo Shopify la capacità di “riconoscere” quali contenuti vuoi escludere dai motori di ricerca — in modo nativo, ordinato e totalmente controllabile.


Step 2: La magia del codice liquid: l’implementazione
Un codice per domarli tutti
Ecco il blocco che applica il noindex in modo dinamico in base al flag del Metaobject:
{% comment %} Logica SEO per applicare il noindex in modo dinamico {% endcomment %}
{%- liquid
assign apply_noindex = false
if template.name == 'page' and page.metafields.custom.regole_seo.value.applica_noindex == true
assign apply_noindex = true
elsif template.name == 'product' and product.metafields.custom.regole_seo.value.applica_noindex == true
assign apply_noindex = true
elsif template.name == 'collection' and collection.metafields.custom.regole_seo.value.applica_noindex == true
assign apply_noindex = true
endif
-%}
{%- if apply_noindex == true -%}
<meta name="robots" content="noindex">
{%- endif -%}
Come funziona in breve
assign apply_noindex = false
inizializza un interruttore; lo porteremo atruesolo quando la regola lo richiede.- branch per tipo di template: controlliamo il contesto (
page,product,collection) e leggiamo il campo booleano dal Metaobject collegato al contenuto. - output del meta tag: se l’interruttore è
true, iniettiamo il metarobotsnel<head>.
Consiglio SEO: usa noindex,follow per preservare la link equity interna sostituendolo nella parte finale del codice:
<meta name="robots" content="noindex,follow">
Volendo gestire anche gli articoli del blog dovresti aggiungere prima del penultimo “endif-%}”:
elsif template.name == 'article' and article.metafields.custom.impostazioni_seo.value.applica_noindex == true
assign apply_noindex = true
Dove inserire il codice
Hai due strade valide. La logica è identica; cambia solo organizzazione e manutenibilità del tema.
OPZIONE A: Inserimento diretto nel <head> di theme.liquid (più rapido)
Quando usarla: progetti semplici, intervento spot.
Procedimento:
- Online store → Temi → Modifica codice
- Apri
layout/theme.liquid - Incolla il blocco all’interno del
<head>, dopo i meta basilari (charset/viewport) e prima della chiusura</head>. - Salva e testa.
Pro: veloce, meno file.
Contro: il theme.liquid cresce; nei progetti complessi preferisco modularizzare.
OPZIONE B: Snippet dedicato (pulito e scalabile)
Quando usarla: temi complessi, codebase condivise, team.
Procedimento:
- Crea uno snippet:
snippets/noindex-tag.liquid. - Incolla solo la logica del noindex nello snippet (il blocco completo qui sopra).
- In
layout/theme.liquid, nel<head>, richiama:- {% render ‘noindex-tag’ %}
- Salva e testa.
Pro: codice ordinato, facile da disattivare/aggiornare, riusabile.
Contro: un file in più (trascurabile, ma va citato).
IMPORTANTE: Il linguaggio Liquid di Shopify richiede le virgolette “dritte” (‘ ‘) e non quelle curve. È un errore comunissimo quando si copia/incolla del testo.
Attenzione agli aggiornamenti del tema Shopify
Un aspetto importante da tenere a mente è che gli aggiornamenti del tema Shopify possono sovrascrivere le modifiche manuali apportate ai file del tema, incluso il theme.liquid o eventuali snippet SEO personalizzati.
Quando Shopify o lo sviluppatore del tema rilasciano un aggiornamento, la piattaforma crea una nuova copia pulita del tema con il codice aggiornato, ma senza mantenere le personalizzazioni precedenti.
Questo significa che:
- eventuali snippet come
noindex-tag.liquidpossono scomparire, - le modifiche nel
<head>deltheme.liquidpossono tornare alla versione originale, - e il tuo sistema di noindex smetterebbe di funzionare senza che te ne accorga subito.
Come possiamo dunque evitare di perdere le modifiche apportate? In realtà non possiamo evitare di perderle ma possiamo organizzare ogni modifica studiata e applicata in modo da poterle poi replicare velocemente.
Quindi:
- Annota sempre le personalizzazioni — tieni un documento (anche un semplice file di testo o Google Doc) dove salvi le modifiche effettuate al tema, con il percorso dei file e il codice inserito.
- Usa un tema duplicato come ambiente di test — prima di aggiornare, duplica il tema attivo e prova l’aggiornamento lì.
- Confronta i file — dopo un aggiornamento, apri il nuovo
theme.liquide verifica se le personalizzazioni SEO (noindex, canonical, snippet) sono ancora presenti. - Reinserisci manualmente gli snippet o i codici creati — se scompaiono, puoi semplicemente ricreare lo snippet
noindex-tag.liquide richiamarlo di nuovo nel<head>.
Ogni volta che aggiorni il tema, verifica sempre che il tuo codice SEO personalizzato sia ancora presente. Bastano pochi minuti per evitare che un aggiornamento annulli settimane di ottimizzazioni.
Mettiamolo all’opera e testiamo
É fondamentale verificare fin da subito il corretto funzionamento del codice che abbiamo installato.
- Attiva il flag “Applica noindex” su una pagina di test.
- Visita l’URL, clicca col destro e poi su Ispeziona o Visualizza codice sorgente
- Con cmd+F su Mac o ctrl+F su Windows cerca “noindex” oppure l’intera stringa <meta name=”robots” contet=”noindex,follow”>
- Oppure se conosci e usi Google Search Console, fai una Ispezione URL per vedere lo stato di indicizzazione e il rendering del tag.
Tips e buone pratiche SEO per il noindex
Il noindex è uno strumento potente, ma come ogni direttiva SEO va usato con equilibrio. Ecco alcune buone pratiche per gestirlo in modo efficace su Shopify (e non solo).
Non abusarne
Il noindex non serve a “ripulire” l’indice da tutto ciò che non ti piace.
Va applicato solo quando una pagina:
- non ha valore strategico per la ricerca organica;
- o può creare confusione ai motori di ricerca (es. duplicati, filtri, landing temporanee).
Se ti accorgi di voler mettere noindex su decine di pagine, il problema è strutturale: valuta l’architettura informativa e la gestione delle collezioni.
Mantieni il tag follow
Quando non vuoi che una pagina sia indicizzata ma vuoi che i link interni continuino a trasmettere valore, usa:
<meta name="robots" content="noindex,follow">
Così mantieni intatta la link equity interna e il percorso di navigazione del crawler.
Non combinare noindex e canonical verso un’altra pagina
Google tende a ignorare il canonical se la pagina è noindex. Se un contenuto è un duplicato vero, usa solo il canonical; se invece vuoi davvero escluderlo dai risultati, usa solo il noindex.
Escludi i contenuti noindex dalla sitemap
Le pagine contrassegnate come noindex non dovrebbero comparire nella sitemap.xml. Mantieni la sitemap pulita e coerente con ciò che desideri indicizzare.
Se gestisci la sitemap manualmente o tramite app/plugin SEO, aggiorna periodicamente l’elenco delle pagine attive.
Monitora regolarmente con Google Search Console
Controlla nella sezione “Pagine” di GSC quante URL risultano “Escluse con tag noindex”. Un aumento improvviso può indicare errori di configurazione o regole applicate per sbaglio.
Tieni d’occhio anche le pagine con “Scansione attualmente non indicizzata”: potrebbero essere candidate per il noindex se non hanno valore strategico.
Documenta le tue regole SEO
Soprattutto in team, tieni un documento (anche un semplice foglio condiviso) dove annoti:
- quali sezioni usano il noindex;
- con quale logica;
- e da chi sono state modificate.
Questo ti evita conflitti o tag applicati in modo improprio nel tempo.
Testa sempre prima in staging
Prima di applicare modifiche su un tema live, testa il funzionamento del tag noindex su una versione di staging o una pagina secondaria.
È un piccolo passo che ti salva da potenziali deindicizzazioni indesiderate.
Dalla teoria alla pratica: prendi il controllo del tuo Shopify
Implementare il noindex su Shopify non è solo una questione tecnica, ma un passo verso una gestione SEO più consapevole e professionale.
Con pochi passaggi e un pizzico di codice Liquid, puoi decidere tu quali contenuti meritano spazio su Google e quali invece devono restare “dietro le quinte”, senza appesantire il tuo shop con app o plugin superflui.
Il vantaggio non è solo operativo, ma strategico:
- migliori il controllo dell’indicizzazione,
- ottimizzi il crawl budget,
- e contribuisci a rendere il tuo ecosistema Shopify più pulito, coerente e performante.
Questo approccio ti permette di passare da una logica “reactive” (sistemare i problemi) a una logica “proactive”: costruire uno shop SEO-friendly sin dalle fondamenta, dove ogni direttiva, anche il noindex, ha un significato preciso.
Serve aiuto per ottimizzare la SEO del tuo Shopify?

Gestire la SEO su Shopify richiede conoscenze tecniche, attenzione ai dettagli e una visione strategica dell’intero ecosistema del sito. Dalla configurazione dei Metaobject alla gestione di tag come il noindex, fino all’ottimizzazione di title, description e dati strutturati, ogni elemento contribuisce a migliorare la visibilità e le performance del tuo e-commerce.
Mi chiamo Francesco Nocentini, sono consulente SEO specializzato in Shopify e strategie digitali.
Aiuto aziende, professionisti e agenzie a sviluppare configurazioni SEO personalizzate — senza plugin superflui, ma con logiche solide e scalabili.
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