SEO copywriting: intervista a Chiara Lozito

Chiara Lozito, SEO copywriter e consulente freelance, racconta il suo percorso nel marketing e SEO. Con un background in mediazione linguistica, ha scoperto la sua passione per la scrittura e la SEO, evolvendo in un professionista del digital marketing.
Intervista a Chiara Lozito sul copywriting in ambito SEO

Indice dei contenuti

Chiara Lozito è originaria della Puglia ma a fine 2023 si è trasferita in Lombardia.

Attualmente lavora come SEO copywriter e consulente di Digital marketing freelance, dopo un periodo da dipendente. Questo è il suo profilo Linkedin.

Come hai iniziato a lavorare nel marketing?

La mia carriera nel marketing non è partita dagli studi universitari. Ho studiato tutt’altro: mediazione linguistica alla triennale e traduzione specialistica alla magistrale.

L’incontro con il marketing è avvenuto quasi per caso nel 2020, quando ho iniziato a seguire Grace Pancot, nota su Instagram come @grace_theamazing. Lei è un’esperta di social media marketing che mi ha subito incuriosito e mi ha spinto a mettere in pratica le sue strategie in un profilo Instagram dedicato a una mia grande passione: la lettura.

Ho continuato a pubblicare post su Instagram per quasi un anno finché mi sono resa conto che i social non erano il mio canale preferito.

Poi, durante la magistrale, ho frequentato un corso facoltativo in Web design che mi ha permesso di creare un sito da zero, scoprendo il mio interesse per il web e la SEO.

È stato quello il momento in cui ho pensato che il marketing poteva davvero diventare il mio lavoro. Quindi ho mandato alcune candidature alle agenzie di traduzione per lavorare nel loro reparto marketing e ho iniziato uno stage curriculare in un’agenzia di Brescia.

Una volta finito lo stage, ho lavorato per un anno con Startup Geeks, approfondendo diverse aree del marketing tra cui la SEO, il copywriting e l’email marketing.

A fine settembre 2023 ho aperto la partita IVA per collaborare con realtà che hanno un impatto positivo sulla vita delle persone come Qonto, che sta favorendo la crescita dell’ecosistema imprenditoriale europeo.

Com’è nato il tuo interesse per il SEO copywriting?

Uno dei ricordi più vividi di quando ero bambina è che mi piaceva scrivere poesie

Nel corso degli anni, le poesie sono diventate un vero e proprio atto di sperimentazione. Scrivevo in inglese e in italiano, anche intrecciando le due lingue tra loro, e a volte associavo le parole ai disegni o alle canzoni che ascoltavo.

A livello lavorativo il mio rapporto con la scrittura è diverso. Preferisco scrivere contenuti long-form come pagine o articoli in ottica SEO per spiegare argomenti difficili con parole semplici.

A motivarmi è il ricordo di quando ero ancora una studentessa e il marketing mi sembrava un universo inafferrabile: da allora, penso che ogni concetto si possa spiegare in modo semplice e chiaro per chiunque.

Quali sono le competenze chiave per lavorare come SEO copywriter?

Oltre alle conoscenze avanzate di SEO e scrittura per il web, ci sono alcune competenze in particolare che mi hanno aiutato nel lavoro di SEO copywriter:

  • la capacità di trovare le giuste fonti, che fanno la differenza per scrivere un contenuto preciso e aggiornato;
  • la formazione continua sul marketing e sulla nicchia per cui si lavora;
  • la sperimentazione per testare nuove tecniche e restare aggiornati sulle ultime novità della SEO;
  • la competenza di analisi, per avere una panoramica completa dei competitor e del mercato prima di iniziare a scrivere ogni articolo o pagina SEO;
  • la base strategica, perché saper inquadrare un contenuto in una strategia più ampia è il metodo più efficace per ottenere buoni risultati nella SEO.

Che consigli daresti a chi inizia oggi la sua carriera nel SEO copywriting?

Il consiglio più importante è di concentrarsi sulle relazioni professionali. I momenti migliori della mia carriera finora sono stati quelli condivisi con altre persone curiose e appassionate. 

Questi momenti aggiungono un pizzico di magia alla propria quotidianità e arricchiscono più di qualsiasi libro o corso.

Un altro consiglio su cui anch’io sto ancora lavorando è fissare obiettivi di crescita a breve e medio termine. È impossibile sapere cosa riserverà il futuro, ma si può lavorare sul presente per creare una carriera adatta ai propri ritmi. Avere una direzione aiuta a trovare le persone e le fonti giuste per continuare a crescere.

Pensi che l’intelligenza artificiale stia cambiando il lavoro del SEO copywriter?

Sì, ma non si tratta di un cambiamento negativo.

Personalmente utilizzo modelli di intelligenza artificiale come ChatGPT, Gemini e Copilot da quando sono stati lanciati.

Questo è il processo che seguo di solito:

  1. parto da un’analisi manuale dei risultati di ricerca per la parola chiave scelta;
  2. creo una strategia per differenziare il contenuto da quello dei competitor;
  3. uso le AI in fase di brainstorming, per generare nuove idee e avere una base da cui partire.

A fare la differenza non è l’uso o meno di queste tecnologie, ma la strategia che c’è dietro. Secondo me, integrare le AI alla parte strategica consente di velocizzare le parti più operative del lavoro e concentrarsi su ciò che muove davvero l’ago della bilancia.

Quale pensi sia il rapporto ideale tra creatività e strategia nel lavoro di un SEO copywriter?

La creatività e la strategia entrano in gioco in momenti diversi.

Inizialmente, prevale la strategia. Per redigere la scaletta, si analizzano il brand, le pagine dei competitor, le parole chiave e le domande correlate per decidere su quale vantaggio competitivo puntare con il proprio contenuto SEO.

Ad esempio, si può scegliere un taglio:

  • più schematico (con l’aggiunta di tabelle, elenchi puntati, ecc.);
  • più semplice, nel linguaggio e nella struttura;
  • più completo, cercando di toccare ogni argomento correlato alla ricerca;
  • più dritto al punto, per rispondere a domande molto specifiche dell’utente.

Ci sono mille possibilità, basta restare coerenti con il brand e il target e differenziarsi dai competitor.

La scrittura invece richiede una maggiore creatività. Ad esempio, per un personal brand può essere interessante aggiungere esempi o aneddoti personali se rilevanti. L’importante è rispettare sempre le linee guida strategiche.

Sei specializzata in settori tecnici, come finanza, business e fiscalità. Quali differenze ci sono in questi settori?

Sono settori molto competitivi, per cui scrivere ottimi contenuti non basta. Per posizionarsi in cima ai risultati di Google serve avere un brand riconoscibile, pubblicare decine di articoli ogni mese e creare una buona strategia SEO.

In passato, i contenuti scritti in questi settori erano molto tecnici e poco comprensibili a un pubblico più generalista. 

Negli ultimi anni, invece, sono nate diverse aziende che vogliono semplificare questi concetti come Qonto (per la finanza aziendale) e Fiscozen (per la fiscalità). Secondo me, posizionarsi come esperti chiari che comunicano senza giri di parole e tecnicismi aiuta a distinguersi in settori di questo tipo e avvicina maggiormente il brand ai propri clienti.

Tag
Cerca

Articoli correlati

Seguimi su

Sull'autore

Immagine di Francesco Nocentini
Francesco Nocentini
Consulente SEO e Web Designer, prima Grafico e anche Infermiere. Entra nel mondo del Web e del Digital nel 2017 seguendo quella che, dapprima, sembrava essere "solo" una passione. Ama la natura, la montagna ed il trekking e nonostante questo, vive al mare.

Collaboratori

Potrebbe interessarti anche